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martedì 23 novembre 2010

Wikipedia il Censore

Suggerisco la lettura di questo articolo apparso su "Il Giornale" di quest'oggi.
Wikipedia sta applicando il principio di un tizio chiamato Voltaire:
"Disapprovo quello che dici ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo".

domenica 21 novembre 2010

Solidarietà a Emanuele Mastrangelo

Invito alla lettura dell'articolo di Alberto Lancia, recentemente apparso sul sito di "Storia in Rete". Non mi dilungo in quanto il pezzo è assolutamente esaustivo, così come il suo titolo: "Prove false e diffamazione per imporre la vulgata in Wikipedia". Desidero esprimere la massima solidarietà al redattore di "Storia in Rete" Emanuele Mastrangelo, indipendentemente dalle sue idee, dalle sue tesi, dalle sue posizioni. Wikipedia censura, occupa gli spazi liberi, espelle le coscienze non allineate. E' assurdo. Il libero pensiero si combatte (ammesso che vada combattuto) con il libero pensiero. Le censure, vecchie e nuove, denotano immaturità e fragilità intellettuale. Ieri come oggi.

venerdì 19 novembre 2010

Strage Piazza della Loggia: Buttiglione, intervento peregrino...

L'amico Geluardi, nel suo post del 18/11 onora con finezza di pensiero le vittime di Piazza della Loggia. Tutte le vittime più UNA, la VERITA' STORICA, perchè di quella processuale poco o nulla ormai ci importa. Invito ad una attenta, capillare lettura, così come alla lettura dell'intervento dell'on. Buttiglione, Presidente di turno durantre la discussione alla Camera sul Bilancio di previsione dello Stato per il 2011-2013. Geluardi proprone l'intero resoconto. DIALOGO ITALIANO riporta il solo intervento del Presidente:
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"Presidente Buttiglione: voglio associarmi, anche a nome di tutta l'Aula, alle cose che sono state dette. [...] la fiducia di una generazione nei confronti dello Stato si è incrinata e noi, per ricostituirla, abbiamo dovuto pagare un prezzo elevatissimo, perchè è indubbio che senza questi attentati e queste provocazioni la storia del terrorismo in Italia sarebbe stata diversa o forse questa storia non ci sarebbe stata. [...]"
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O il sottoscritto ha dei problemi di comprensione oppure l'on. Buttiglione ha fatto un tremendo pasticcio espositivo, a dir poco!
Affermare che "la fiducia di una generazione nei confronti dello Stato si è incrinata" non è esatto: si chiedeva giustizia e chiarezza negli anni '70-'80. In seguito la si chiedeva sempre meno arrabbiati ed indignati ma sempre più scoraggiati, delusi, disgustati. La fiducia di quella generazione (e dei suoi figli) non è (e non era) incrinata, bensì infranta, come chi subisce uno stupro: lo stupro dell'integrità. Perchè il cittadino sarebbe portato a pensare - vorrebbe pensare - che lo Stato è integro, così come lo sono i bombaroli: integri, tutti d'un pezzo, di una sola sostanza. Stato e terroristi, Stato e antistato. E invece non funziona così: "l'importanza di quegli anni - scrive Geluardi - sta nel fatto che costituiscono un'occasione straordinaria per capire come funzionano le cose nel mondo, quali sono i rapporti causa-effetto, quali gli schieramenti. [...] riconoscere il bene ed il male, e le commistioni tra essi."
Prosegue Buttiglione che "noi, per ricostituirla, abbiamo dovuto pagare un prezzo elevatissimo". Qui, perdonatemi, 'sbarello'! Cosa sta dicendo!? Di che prezzo sta parlando!? I morti (forze dell'ordine, magistrati, Moro, Conti, Rossa, Tobagi, ecc.) hanno pagato un "prezzo elevatissimo", ma sono i vivi, quelli che restano, che hanno il compito (istituzionale, giudiziario, sociale, sindacale, umano... umano!) di "ricostituire la fiducia nello Stato". E non l'hanno mai non dico "ricostituita", ma "costruita", giorno per giorno, anno per anno. Gli anni '80 hanno rappresentato l'incontro tra la partitocrazia (lo Stato di allora) e le formazioni terroristiche di sinistra per giungere a quella "soluzione politica" patrocinata da DC ed ex BR. Il terzo soggetto, LE VITTIME, è stato scandalosamente tenuto fuori dalla mischia. Scorrete i vecchi articoli de LA STAMPA degli anni '80 e primi '90: leggete la solitudine dei parenti delle vittime, la moglie del maresciallo Leonardi, tanto per fare un nome. On. Buttiglione: nessuno ha ricostituito nulla. NULLA.
La invito a leggere opere come "Oltre la notte di piombo" di Gigi Moncalvo (Ed. Paoline, 1984) e "I silenzi degli innocenti" di Fasanella/Grippo (BUR, 2006).
E veniamo al gran finale!
"... è indubbio che senza questi attentati e queste provocazioni la storia del terrorismo in Italia sarebbe stata diversa o forse questa storia non ci sarebbe stata."
Sicuramente l'on. Buttiglione si è espresso male, e non intendo essere ironico. Perchè affermare che "senza questi attentati e queste provocazioni la storia del terrorismo in Italia sarebbe stata diversa" lascia stupiti. Forse voleva dire "senza questi attentati e queste provocazioni la storia in Italia sarebbe stata diversa". Forse voleva dire questo. Sicuramente. Perchè l'affermazione "senza questi attentati e queste provocazioni la storia del terrorismo in Italia sarebbe stata diversa" ha un significato radicalmente differente.
Mi sovviene la storia delle BR pre e post Curcio-Franceschini. La storia delle BR di Moretti, succeduto a Curcio-Franceschini. Lo so, stiamo parlando di stragi, non di BR. Eppure nulla mi appare scollegato, sfilacciato. Fa comodo a molti che appaia così. E ancora: la storia delle stragi (frettolosamente etichettate come fasciste) e quando con le stragi l'asse dell'Italia sembrava non riposizionarsi come desiderato, forse con gli uomini giusti un po' ovunque i risultati sono stati ugualmente fruttuosi. Poi è arrivato Moro - lui sì che ha lanciato una "provocazione" - , l'uomo da eliminare, il ponte da abbattere, l'attentato più grande, l'operazione più complessa della "storia del terrorismo in Italia" (mi permetto di estrapolare parte di quanto affermato dall'on. Buttiglione).
Quanto una semplice frase male formulata può ingenerare confusioni interpretative e quanto -parlallelamente - può favorire il Libero Ragionamento di menti Libere. Grazie.

lunedì 15 novembre 2010

Archivio LA STAMPA online

Finalmente una grande banca dati online a disposizione degli amanti della cultura, della storia, della cronaca, dello sport, della politica. Il quotidiano torinese "La Stampa" ha riversato sul web circa 140 anni di storia, comodamente consultabili da casa. Buona visione e buona lettura!

sabato 13 novembre 2010

Aldo Moro prima di via Fani

Il 27 aprile 2008 pubblicavo il seguente post: "ma Aldo Moro, oltre al "caso Moro" che ha fatto?" Ed elencavo alcuni studi sulla figura dello statista democristiano.
Desidero, a due anni di distanza, sottolineare l'esistenza di un sito interamente dedicato all'opera politica di Aldo Moro. Mi riferisco all'"Accademia di studi storici Aldo Moro". Invito il lettore alla visione, e allo studio, della sezione "Documenti" della stessa Accademia. Capire via Fani passa anche e soprattutto dalla comprensione della vita di Aldo Moro. Buona lettura!

venerdì 12 novembre 2010

L'inganno delle illusioni

Questo è un Blog di storia italiana. Non è un Blog di teologia, men che meno un Blog religioso. Eppue "L'inganno delle illusioni" del giovane teologo torinese Paolo Scquizzato (cottolenghino) si può inserire appieno in un Blog come "Dialogo Italiano", dove la Storia è concepita come Vita, innanzitutto. In diversi post abbiamo trattato argomenti relativi ai giovani degli anni '70, all'aborto, alla sessualità, all'impegno dei cattolici in politica, al loro disorientamento, alle loro contraddizioni. Abbiamo analizzato l'allucinante intervista rilasciata dall'ex BR Raffaele Fiore nei post del 24, 27, 29 maggio 2008 (invito a rileggerli: col motore di ricerca del Blog è un attimo recuperarli) in occasione del trentennale di via Fani. I post parlano di perdono, di revisione critica della propria vita... Ebbene, dietro alla Storia, dentro la Storia ci sono i suoi protagonisti e le sue vittime. Non sempre è facile stabilire i ruoli. "L'inganno delle illusioni" parla del peccato, parla di queste vittime. Noi e gli altri. A molti non piace sentir parlare di "peccato", persino a molti cristiani. Ma il peccato esiste. E' un inciampo di percorso, e se ne fanno parecchi nella vita. Stiamo parlando dei "sentimenti dell'umano vivere", di una felicità che non dà nulla, alla fine... "Tutto il resto è noia" come canta Califano. Una canzone che parla dell'"inganno delle illusioni". Il resto della vita è tutt'altro che noia! "Il peccato è una ferita inferta a una relazione"... e la nostra storia personale è fatta di relazioni con gli altri. E ancora: il rapporto con noi stessi ci pone in relazione con e nelle profondità di noi stessi. "L'inganno delle illusioni" è un'opera che affronta questa "ferita" da un duplice punto di vista - per questa ragione "Dialogo Italiano" desidera sottolinearlo ai suoi lettori, in quanto le implicazioni sociali sono indubbie - ossia teologico, secondo una lecita chiave di lettura cristiana, e psicologico, secondo una chiave di lettura di scuola adleriana. Ogni "peccato" (e i suoi risvolti nella vita della società attuale) è inizialmente presentato dal teologo (con forti richiami alla letturatura, al teatro, alla poesia) e successivamente da alcune psicologhe torinesi di formazione adleriana. Il risultato è decisamente originale, lontano anni luce da visioni precostituite. Consiglio la lettura di quest'opera ricca di Amore, di Cuore, di Perdono, di Realismo, di Storia, di Razionalità, di Scienza... e di Dio.

giovedì 11 novembre 2010

Miracolo italiano 2/2

Concludo questo mini viaggio nel boom economico con la parte finale del già citato articolo de "Lo Specchio". Ricordiamoci che siamo in piena Era Mattei... e si sente.

Miracolo italiano 1/2

Proseguo quanto pubblicato nel post precedente, 'saccheggiando' nuovamente il servizio apparso su "Lo Specchio" del 12 giugno 1960 relativo al boom economico. Propongo ai lettori la parte iniziale del lungo articolo.