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martedì 16 dicembre 2008

Una artista poliedrica....


Nada è uno di quei non così diffusi personaggi che ha saputo, nel corso dei decenni, presentare al pubblico italiano la poliedricità del suo essere artista e persona, non inseguendo quel forsennato presenzialismo che non sempre è contraddistinto dalla presenza di sostanza e qualità. Merita una visita il sito dell'artista: http://www.nadamalanima.it/. L'articolo che propongo in questo post è invece tratto da "La Domenica del Corriere", presumibilmente 1971.

Moda inavvicinabile....

Moda americana sulla spiaggia di Ostia, fine anni '60. La didascalia è tutta un programma: chissà se la bella Dorla è riuscita nel suo intento, ovvero "perfezionarsi nella lirica". Sicuramente ha fatto colpo sui bagnanti/"galli locali", ancor più interessati ed attratti alle e dalle forme agguerritamente custodite dalla ventiquattrenne statunitense.

Moda a confronto....

Dopo alcuni post decisamente impegnati ed impegnativi, passiamo alla moda fine anni '60. Decisamente interessante il modello londinese, così come la didascalia.

sabato 6 dicembre 2008

Un tema che non può avere frontiere....

Desidero proporre questa recente intervista a Gianna Jessen (pubblicata da "Grazia" il giorno 11/03/08), ricollegandomi al mio post del 20 ottobre 2008, "Figli non nati, parte di questa Italia" dove esprimevo la mia personale sensibilità antiabortista, usando peraltro toni del tutto rispettosi dell'altro, ovvero di chi è a favore della pratica abortiva. Pubblico questa intervista toccante - che non ha alcuna frontiera in quanto il tema è globale - in risposta (una risposta che nasce dalla drammaticità di una questione che tocca la società tutta) ad un commento lasciato da un anonimo che ha espresso la sua posizione, la sua sensibilità usando le armi che oggi sono classiche nei dibattiti televisivi: l'insulto. Vi invito a leggerlo (commento al post del 20/10/08). "Dialogo italiano" non è il mio blog, in senso stretto. E' pertanto superfluo intavolare un botta e risposta, fra l'altro con persone che usano l'insulto e non la dialettica ed il rispetto, che può anche contemplare la durezza nei toni, ma una durezza che sia cerebrale.